Avrebbero messo a segno una serie di
rapine a Roma ai danni di giovani vittime. Ma la banda di
ragazzi è stata scoperta dalla polizia. Otto le ordinanze di
custodia cautelare eseguite dagli agenti del commissariato
Viminale, diretto da Mauro Baroni. Coinvolti anche quattro
minorenni. I ragazzi sono accusati di essere responsabili di 3
rapine messe a segno tra il 23 e il 30 gennaio.
L'attività di indagine è stata avviata in seguito a una rapina
nella fermata metro Termini nei confronti di due minorenni, di
15 e 17 anni che, dopo esser stati accerchiati dal gruppo di
giovani, sono stati minacciati con un coltello e uno aggredito a
calci e pugni al volto. I ragazzi sono stati così costretti a
cedere soldi e cellulare.
Sulla base degli elementi forniti dalle vittime sono state
acquisite immagini registrate dalle telecamere di
videosorveglianza presenti all'interno della metro che hanno
confermato il racconto.
Dall'analisi del traffico telefonico del telefono cellulare
rubato a uno dei minori, emergeva che era stato utilizzato poco
dopo la rapina da uno dei ragazzi che, portato in
commissariato, ha ammesso le proprie responsabilità. Gli
investigatori hanno poi scoperto l'esistenza di una chat
whatsapp denominata "Il trio che spacca", dove erano contenuti
messaggi chiaramente allusivi alla rapina denunciata dai due
giovani minorenni e ad altre precedenti. Ricostruiti altri due
'colpi' tra cui uno a piazza del Popolo il 30 gennaio quando la
vittima era stato derubata di un cappellino e di una catenina
d'oro, l'altra, nella stessa zona, il 23 gennaio in questo caso
la vittima dopo esser stata colpita con calci e pugni era stata
derubata delle sue scarpe. Sono ancora in corso indagini volte
ad accertare l'eventuale partecipazione altri colpi da parte
della baby gang avvenuti a partire dal dicembre.
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