"Ha ragione il ministro Speranza: non
bisogna abbassare la guardia contro il Covid. La sua diffusione
è ancora intensa, in modo particolare negli ambienti e tra le
persone con maggiore vulnerabilità, come nelle Rsa e nelle
carceri. A Roma, dopo quello di Regina Coeli, che va finalmente
chiudendosi, è attivo dall'inizio dell'anno un focolaio a
Rebibbia Nuovo complesso. Questa mattina erano 23 i detenuti
positivi al virus, ma lo screening è ancora in corso e
potrebbero aumentare". Così il Garante delle persone sottoposte
a misure restrittive della libertà della Regione Lazio, Stefano
Anastasìa, in merito ai dati sulla diffusione dei dati sul
Covid-19 nelle carceri, del Dipartimento dell'amministrazione
penitenziaria (Dap) del ministero della Giustizia.
Secondo il dati del Dap, aggiornati alle 20 dell'11 gennaio
scorso, sono 624 i detenuti negli istituti penitenziari d'Italia
positivi al Coronavirus, 587 dei quali asintomatici, 26 i
ricoverati. Gli agenti della polizia penitenziaria contagiati
sono 647, 64 dei quali sintomatici. Sessantuno i positivi fra il
personale amministrativo e dirigenziale penitenziario. Secondo
lo stesso report, i detenuti contagiati nelle carceri del Lazio
sono 97.
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