Archiviata l'8 febbraio scorso
l'inchiesta della Procura di Roma che vedeva Rita Bernardini
indagata per produzione di sostanze stupefacenti. La notizia è
anticipata oggi da Il Tempo. Secondo il gip Stefano Meschini,
che ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla
Procura, le 56 piantine di marijuana che la segretaria dei
Radicali Italiani coltivava sul suo terrazzo erano "troppo
piccole e tenute in condizioni climatiche sfavorevoli per
produrre quantità di principio attivo tale da superare la soglia
dell'offensività". La piccola piantagione di marijuana fu
sequestrata nel maggio scorso dalla polizia e la Bernardini fu
poi iscritta nel registro degli indagati. L'esponente radicale
aveva pubblicato sui social network una sorta di diario
dell'andamento della crescita delle piantine. Un gesto per
aprire un dibattito sulla legalizzazione. Oggi dice: "la mia
archiviazione è uno schiaffo a chi viene arrestato".
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