(ANSA) - ROMA, 28 GEN -E' stata rideterminata in appello la
condanna a Giuseppe Pandolfo, il collaboratore di giustizia
sotto processo perché ritenuto l'autore materiale dell'omicidio
di Serafino Cordaro, il barista ucciso a Roma nel marzo 2013.
Dieci anni di reclusione gli sono stati inflitti dalla I Corte
d'assise d'appello, 6 anni in meno rispetto alla condanna del
gup nel gennaio dello scorso anno. Per Pandolfo è stato
confermato il riconoscimento della diminuente prevista per i
collaboratori di giustizia, con la concessione delle attenuanti
generiche.
Era il 30 marzo 2013 quando ci fu l'agguato a Cordaro che
lavorava in un bar nel quartiere Casilino. Fu raggiunto da 3
colpi di pistola alla testa e al torace, esplosi da un uomo che
si curò di far uscire gli avventori prima di sparare. Il barista
morì il giorno dopo. Per questo stesso fatto è attualmente in
corso, davanti alla Corte d'assise, un secondo processo che vede
come imputato Stefano Crescenzi che, secondo quanto detto da
Paddolfo, gli avrebbe commissionato l'omicidio.
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