SAPPADA (UDINE) - Una parlata germanica che ha però influenze carinziane che nel corso del tempo hanno creato una lingua particolare, al punto da avere un suo nome: il Plodn. A Sappada esiste un dialetto che trova origine dai fondatori dei primi borghi che parlavano un tedesco medio alto con influenze del ladino e che fino al '900 è rimasto inalterato.
Fino a circa il 1940, nonostante i sappadini si considerassero italiani, si parlava esclusivamente l'idioma locale al punto che la Curia mandava parroci che conoscevano il tedesco. Con il passare del tempo, grazie alla crescente scolarizzazione, e all'apertura verso l'esterno con lo sviluppo del turismo, il dialetto locale ha subito forti influenze dall'italiano. Per evitare che il patrimonio andasse disperso nel 1980 Sappada è stata riconosciuta minoranza linguistica storica e nel 1995 è nata l'associazione Plodar che dal 2004 organizza anche corsi di lingua originale.
Negli ultimi anni è stato compilato un vocabolario, redatta una cartina toponomastica e si sono succedute pubblicazioni, come Dvd per bambini. L'obiettivo è preservare un patrimonio speciale: il Plodn è parlato solo nella valle di Sappada.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA