Tre migranti sono
fuggiti dal Cpr di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) saltando oltre le
recinzioni con un balzo direttamente dal tetto, mentre altri tre
non sono riusciti a evadere. E' accaduto sabato notte, al
culmine di alcune proteste che hanno coinvolto anche altri
ospiti. Ne dà notizia il Sindacato italiano unitario lavoratori
di polizia che, in una nota, sollecita la chiusura della
struttura "sino a che non vi sia un ripristino delle condizioni
minime di sicurezza e operatività".
«Da Roma, nonostante i nostri ripetuti appelli per la
chiusura, si continua persino a ipotizzare di aumentare la
capienza del centro fino a 129 persone, ben 49 in più rispetto
al numero attuale - fa sapere il Siulp - Si tratta di una
decisione folle, figlia forse delle chiusure di altri Cpr nel
Paese, e che dà l'idea di una percezione superficiale e
pericolosa della realtà. A Gradisca fughe e rivolte sono
all'ordine del giorno. Ci domandiamo come sia possibile
ipotizzare di alzare ulteriormente l'asticella».
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