Ombrelloni chiusi fino alle 9.30
di oggi in alcuni stabilimenti di Lignano Sabbiadoro (Udine) in
occasione della mobilitazione indetta da Sib e Fiba dopo la
mancata risposta del governo alla richiesta di un intervento
normativo sulle concessioni balneari. Un'adesione che però non è
stata totale: su 19 uffici spiaggia in località Sabbiadoro,
hanno partecipato alla protesta in 8, mentre per gli altri 11,
gestiti da Lignano Sabbiadoro Gestioni spa, l'attività è
cominciata regolarmente.
"I nostri ospiti a Lignano hanno capito la situazione e
abbiamo ricevuto più di qualche plauso - spiega il presidente
del Sib Fvg, Salvatore Sapienza - hanno condiviso con noi
un'emergenza e allo stesso tempo un disinteresse da parte di
tutti i governi che si succeduti negli ultimi 15 anni". A chi
attendeva in fila l'apertura degli ombrelloni al Lido City sono
stati offerti cappuccino e cornetto e sono state spiegate le
ragioni della scelta. In altri uffici spiaggia è stata offerta
della focaccia e a ora di pranzo sarà servito un bicchiere di
vino. Alla mobilitazione ha aderito, tra gli altri, anche lo
stabilimento Gabbiano, dove Giorgio Scerbanenco amava scrivere i
suoi romanzi. "Tutti i nostri associati hanno tenuto chiusi gli
ombrelloni per due ore - chiarisce Sapienza - ma saremo vicini
anche a chi oggi non ha partecipato e in futuro rischierà di
perdere la propria azienda. Siamo tutti sulla stessa barca
quando si tratta di famiglie che traggono sostentamento primario
dal lavoro di concessione: sono storie di decenni di sacrifici".
A Grado (Gorizia) la Git-Grado impianti turistici spa,
compagine sociale a maggioranza di capitale pubblico, che
gestisce 1,2 km di litorale, non ha aderito all'iniziativa.
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