Nei primi tre mesi del 2024, in base
ai dati forniti dall'Inps, il numero di assunzioni in Fvg nel
settore privato è diminuito solo dello 0,1% rispetto allo stesso
periodo dell'anno scorso: nelle ex province di Udine e Pordenone
si osservano, invece, delle flessioni dei nuovi rapporti di
lavoro attivati (rispettivamente -3,1% e -1,2%), mentre in
quelle di Trieste (+3,1%) e Gorizia (+5,9%) le dinamiche sono di
segno opposto.
Lo ha reso noto oggi Alessandro Russo, ricercatore dell'Ires
Fvg, che ha rielaborato dati Inps. In particolare, si rileva una
flessione del numero di nuovi contratti di lavoro in
somministrazione (-8,2%, pari a 613 assunzioni in meno) e a
tempo indeterminato (-6,1%, che equivale a -408 unità).
"Tali variazioni negative - ha spiegato Russo - sono
compensate dagli incrementi di assunzioni di lavoratori
stagionali (+24,1%, 599 in più) e con contratto intermittente
(+10%, +383 assunzioni), tipicamente connesse al comparto
turistico". Questi aumentano nelle province di Udine (+24,4%) e
Gorizia (+26,5), i rapporti di lavoro intermittente nella Destra
Tagliamento (+12,4%) e nel territorio udinese (+18,1%). Le nuove
assunzioni a tempo indeterminato diminuiscono nell'isontino
(-13,1%) e nella provincia di Udine (-8,4%).
Le assunzioni in somministrazione aumentano a Trieste
(+19,2%) e a Gorizia (+26,1%), subiscono un calo a Pordenone
(-7,3%) e soprattutto a Udine (-23,9%). L'area giuliana è
l'unica in cui si registra un incremento delle assunzioni in
apprendistato (+18,5%).
Tra gennaio e marzo 2024 le cessazioni dei rapporti di lavoro
sono aumentate (+1,9%) e le dimissioni dei costituiscono ancora
la motivazione principale dell'interruzione dei rapporti di
lavoro a tempo indeterminato. Le regioni con l'incidenza più
elevata di rapporti cessati dopo almeno un anno dalla data di
attivazione nel 2023 sono stati: il Piemonte (24,1%), la
Lombardia (23,2%), il Veneto (22,8%) e il Friuli Venezia Giulia
(20,3%, contro un valore medio nazionale pari al 16,5%).
Dall'analisi emerge anche che nel periodo gennaio-maggio 2024
sono state autorizzate quasi 7,5 milioni di ore di cassa
integrazione, 1,8 in più nel confronto con lo stesso periodo
dell'anno precedente (+30,6%).
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