Il 25/o Pordenonelegge, in programma
dal 18 al 22 settembre, è "un grande traguardo: questo quarto di
secolo ha lasciato una traccia profonda sul territorio, per lo
straordinario volano di sviluppo che il festival ha offerto alla
città. Un gioco di squadra sottolineato dall'effetto del
moltiplicatore economico rispetto al contributo pubblico: per
l'edizione 2023 i dati ci dicono che per ogni euro investito sul
festival ne sono arrivati altri 9,68 come ricaduta di indotto
sul territorio, e colpisce l'efficacia del moltiplicatore
fiscale che, sempre per l'ultima edizione 2023, è di 2,68".
Michelangelo Agrusti, presidente Fondazione Pordenonelegge .it
lo ha detto alla presentazione del festival.
"È grazie alla Festa del Libro - ha proseguito - che la città
ha potuto radicare la sua identità culturale: Pordenone si è
affermata come riferimento per scrittori e scrittrici di tutto
il mondo, e come polo di attrazione per i lettori di tutta
Italia, ma non solo. Da oltre 20 anni sono fiorite qui
generazioni di autrici e autori che sono una ricchezza culturale
importante e, insieme ai protagonisti del festival, una grande
fonte di ispirazione per i nostri giovani".
"Il suggello più emozionante è arrivato dal presidente
Mattarella - ha concluso Agrusti -: sentire risuonare dalla sua
voce, nel video messaggio di saluto inaugurale, che
Pordenonelegge 'conferma la vocazione internazionale del Fvg' e
che 'questa Festa del libro è anche Festa della libertà' è stato
il migliore riconoscimento a quello che stiamo facendo".
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