"In Europa, dove solo nel 2022 è uscita una ISO per qualità del turismo (21902), che finalmente inizia a parlare di criteri comuni mondiali di accessibilità turistica, sul turismo accessibile ci sono differenze notevoli tra i Paesi, ma il punto chiave per svilupparlo sarebbe strutturare le azioni come una piramide, la base dovrebbe essere costituita da informazioni reali e dai bisogni delle persone".
Lo ha detto l'esperto Miguel Carrasco Hernández, Coo di Tur4All e membro direttivo dell'Enat, European Network for Accessible Tourism, all'evento organizzato da Willeasy e "Io ci vado Aps" sul turismo accessibile.
"Questo consentirebbe di avere una diagnosi reale della situazione attuale delle diverse destinazioni turistiche o delle aziende, per continuare con un piano di azione e miglioramento per raggiungere una promozione della destinazione come destinazione accessibile e inclusiva per tutte le persone".
Per parlare di buone pratiche sul tema, alla due giorni sono intervenuti, tra gli altri, Mark De Laurentiis, direttore tutela dei diritti dei passeggeri di Enac, ente nazionale aviazione civile, e Domenico Lanzilotta, coordinatore di City Vision, piattaforma di imprese, pubbliche amministrazioni, professionisti che lavorano sulla trasformazione intelligente dei territori.
"Quello che raccomandiamo a tutti i passeggeri con disabilità e ridotta mobilità per accedere ai servizi del trasporto aereo - ha detto De Laurentiis - è effettuare in anticipo la richiesta dell'assistenza: un tema cruciale a cui stiamo lavorando".
Domenico Lanzilotta ha evidenziato che dal territorio del Fvg, "è emersa chiara la consapevolezza sul tema degli operatori, a cominciare dagli albergatori, che già lavorano su percorsi di formazione orientati all'inclusione, perché ne riconoscono anche le potenzialità in termini di business",
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