Nell'ambito della mostra "L'arte
triestina al femminile nel '900 d'avanguardia italiano ed
europeo", allestita all'Istituto Italiano di Cultura di
Bruxelles fino al 31 luglio, oggi (ore 19), si terrà un incontro
con la scrittrice e giornalista Cristina Battocletti sul tema La
creatività femminile nel '900 triestino, condotto da Marianna
Accerboni e introdotto da Allegra Iafrate, direttrice
dell'Istituto e da Giulio Groppi, presidente del Circolo di
Bruxelles dell'Associazione Giuliani nel Mondo.
L'esposizione, ideata e curata da Accerboni, presenta circa
130 opere tra dipinti, disegni, bozzetti teatrali e no, sculture
e ceramiche foto, lettere, documenti, libri, abiti, accessori,
profumi, gioielli e oggetti. Lo scopo è approfondire la
creatività triestina femminile d'avanguardia nel contesto del
'900 italiano ed europeo attraverso cinque artiste note a
livello internazionale: Leonor Fini, Maria Lupieri, Maria Melan,
Anita Pittoni e Miela Reina.
"Colte, ribelli, creative, fiorite e imprigionate nella
Trieste del loro secolo: il 900. Sono - sostiene Cristina
Battocletti - un manipolo di donne pittrici, scultrici,
scrittrici, editrici, cresciute nella tradizione di libertà che
l'Impero austroungarico riservava alle figure femminili".
Trieste era, in quegli anni, una fucina di cultura che attingeva
alle novità dell'Impero austroungarico, in cui covavano le
spinte innovatrici di Karl Kraus, Peter Altenberg, Sigmund
Freud, Walter Gropius, Egon Schiele, Gustav Mahler, Arnold
Schonberg.
Il progetto espositivo è promosso e sostenuto da Regione Fvg
e Associazione Foemina APS di Trieste e realizzato in
coproduzione con Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, e
con l'Associazione Giuliani nel Mondo e Fogolâr Furlan di
Bruxelles e il contributo di Fondazione CRTrieste.
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