"Dobbiamo imparare a camminare
insieme. Città e chiesa hanno un legame profondissimo. Siamo un
corpo. L' abbiamo capito nelle difficoltà, quando le tempeste
della vita ci rivelano che siamo sulla stessa barca. E non
dobbiamo accettare mai logiche di divisione, che si nutrono di
malevolenza". Ha parlato di unione, condivisione e fratellanza
oggi a Trieste il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo
metropolita di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale
Italiana, nel suo intervento sul tema "Per la pace. Le risorse
della Diplomazia umanitaria" in una Chiesa di Sant'Antonio
Taumaturgo gremita di fedeli.
Secondo il vescovo di Trieste, mons. Enrico Trevisi, il
messaggio più forte veicolato da Zuppi è che "se ci pensiamo da
soli stiamo male, è solo saperci parte di un corpo che la nostra
fragilità può essere vissuta, non con un senso di vittimismo e
disperazione - ha detto - ma invece mettendoci al servizio degli
altri. Noi viviamo con gli altri e per gli altri. È quel noi che
ci consente di uscire da un isolamento e ripensarci per quello
che davvero siamo nella nostra identità".
Una preghiera è stata poi dedicata alla prossima visita del
Papa Francesco a Trieste, a luglio.
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