Sarà monitorata con passaggi
quotidiani delle forze dell'ordine e dotata di un collegamento
diretto con la sala operativa della Polizia di Stato la
Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza di Udine,
situata in via Pozzuolo, e già inserita tra "gli obiettivi
coordinati di controllo del territorio". Lo prevede il
protocollo per la sicurezza della Rems, struttura sanitaria di
accoglienza per gli autori di reati affetti da disturbi mentali,
siglato oggi nella prefettura dal prefetto Domenico Lione e dal
direttore Asfuc, Azienda servizi sanitari Friuli Centrale, Denis
Caporale, alla presenza del questore Alfredo D'Agostino,
dell'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi.
"Dopo le Rems di Trieste e Maniago, completiamo con questo
protocollo per Udine una attività che abbiamo in piedi da
diversi anni con la Regione, con la quale stiamo cercando di
mettere nella massima sicurezza i luoghi in cui insiste la Rems
diffusa - ha detto Lione - il protocollo garantisce la sicurezza
interna, che spetta all'Asufc, che gestisce la struttura, e
quella esterna, di competenza delle forze di polizia, nonché un
collegamento diretto tra la struttura con la sala operativa
della Questura".
"Il collegamento punto a punto e continue interlocuzioni con
l'interno della Rems - ha aggiunto il questore D'Agostino -
consentiranno di ottimizzare le misure di sicurezza in relazione
alle diverse necessità e alla tipologia degli ospiti".
"La Rems di Udine, già attiva con due posti letto - ha
affermato Caporale - sarà portata a quattro posti letto nei
primi mesi del 2025, stiamo provvedendo ora all'affidamento dei
lavori". Riccardi ha evidenziato a margine che "la Regione ha
ovviamente l'obbligo di dare seguito a tutti gli adempimenti
conseguenti al protocollo, ma personalmente ritengo che andrebbe
fatta una riflessione sulla necessità o meno che una regione da
1 milione 200mila abitanti abbia tre strutture di questo
genere".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA