"L'Usb ha ascoltato con interesse
il progetto" di Msc "per il recupero industriale dello
stabilimento Wartsila di Trieste. Una piena valutazione potremmo
darla una volta che saranno superati i passaggi delicati legati
al finanziamento, alle agevolazioni fiscali, doganali e
normative che sostanziano la sua fattibilità". Lo scrive in una
nota l'Usb.
Alla compagnia, aggiunge il sindacato di base, "abbiamo
ribadito che al centro del progetto industriale ci sono la
garanzia occupazionale e quindi la fuoriuscita positiva dagli
ammortizzatori sociali in tempi brevi; la tutela del salario sia
attraverso meccanismi di rotazione della cig, non appena inizia
la prima fase di attività; la tutela e la sicurezza dei
lavoratori nella nuova produzione".
Il sindacato di base segue "con attenzione l'agenda incontri
che Msc avrà nei prossimi giorni con il Mef per la parte
fiscale, Mimit e Invitalia per definire la quota parte
finanziata per l'innovazione tecnologica e il basso impatto
ambientale dichiarati per la produzione di carri e carrelli
ferroviari per il trasporto merci su rotaia. Il punto franco è
un altro nodo pesa moltissimo sul futuro e sull'impatto del
progetto industriale".
"Msc - conclude l'Usb - ha calendarizzato i prossimi incontri
per il 9 e 28 maggio a Trieste; quello di Roma ha visto Fim,
Fiom e Uilm imporre una gestione separata degli incontri,
un'inutile e dannosa liturgia che non aiuta i lavoratori".
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