"Trieste è sempre più bella. Sono
innamorata pazza di Trieste" e il suo luogo del cuore è "Piazza
Unità e il Caffè degli Specchi. Se è ancora aperto è anche per
merito mio": quando apprese che stavano per chiudere per
l'affitto troppo alto, "ho insistito molto con i vertici di
Generali su quella locazione: non si può nemmeno immaginare di
far scomparire un luogo simile". A parlare in una intervista al
Piccolo è Evelina Christillin; all'epoca suo marito, Gabriele
Galateri di Genola, era presidente delle Generali, proprietaria
dell' immobile.
Di fronte a un crescente flusso di turisti a Trieste (e in
Fvg in generale) Christillin - ex presidente dell'Agenzia
italiana del turismo, presidente del museo Egizio di Torino,
artefice del successo delle Olimpiadi 2006 a Torino, e figura
forte nel Coni e nell'Uefa - mette in guardia. "Che la città non
perda la sua anima, non la si snaturi: con il turismo di massa e
le navi da crociera, ad esempio".
"Senza governo del turismo si può anche andare incontro a
rischi. Penso a grandi flussi: o li si gestisce, o si rischia di
snaturare i territori. Venezia e Firenze sono i simboli dell'
overtourism, con i centri storici lasciati ai turisti e i
residenti che fuggono". Non sono difficili da applicare i
correttivi, indica al Piccolo: "E' necessario limitare affitti
brevi". Meglio vendere "qualche biglietto in meno", come ha
fatto al Museo Egizio. Inoltre, "mi pongo interrogativi sulle
navi bianche, che non credo diano quel valore aggiunto di cui
Trieste ha bisogno", è "turismo mordi e fuggi". Limiterei "il
numero di navi bianche" senza "far confluire in città un numero
di turisti eccessivo" e facendo "confluire i turisti verso
musei, percorsi mirati e altri territori limitrofi". Però, "i
residenti devono abituarsi a convivere con i turisti". Credo che
"una persona come Massimiliano Fedriga, di cui ho grande stima,
conosca il tema. Tra l'altro ho visto il nuovo spot promozionale
del Fvg in tv, molto carino".
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