Il comandante generale dell'Arma
dei Carabinieri, generale Teo Luzi, e il ministro per i rapporti
con il Parlamento, Luca Ciriani, hanno preso parte, oggi a
Tarvisio, alla solenne cerimonia di commemorazione in occasione
dell'80/o anniversario dell'eccidio dei 12 carabinieri trucidati
a Malga Bala (ora Slovenia) e decorati con Medaglia d'oro al
merito civile alla memoria.
Luzi ha ricordato che "Malga Bala è un presidio della
memoria, dove raccogliere il sentimento di quanti riconoscono
quei drammatici avvenimenti come parte integrante della nostra
storia nazionale e che deve essere spiegata alle nuove
generazioni. In questi territori, crocevia di cultura italiana,
austriaca e slovena, le nuove generazioni stanno sviluppando un
comune senso di appartenenza in una regione che trova nell'ampio
spettro di presenze, etnie, lingue, storie, culture, tradizioni,
la sua preziosa e feconda peculiarità. Questa è anche l'Italia
proiettata in Europa, nella prospettiva di una pace duratura e
di una convivenza sicura".
Dopo la funzione religiosa, sono stati resi gli onori ai
caduti da un reparto in armi. Una corona d'alloro è stata
deposta all'interno del tempietto ossario che custodisce le
spoglie di 7 dei 12 carabinieri trucidati.
I 12 militari, in servizio al distaccamento fisso a
protezione della centrale idroelettrica di Bretto di Sotto
furono catturati la sera del 23 marzo 1944 da alcuni partigiani
slavi. Successivamente furono condotti alla chiusa di Plezzo e
di lì in Valle Bausizza, fino a giungere in località Malga Bala.
Qui furono torturati e uccisi. Le salme furono trovate il 31
marzo da una pattuglia di militari tedeschi e il 2 aprile furono
trasferite a Tarvisio. Due giorni dopo, i resti dei dodici
carabinieri furono sepolti in località Manolz di Tarvisio. Dal
settembre 1957 le spoglie di sette di loro sono custodite
all'interno del tempietto ossario.
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