L'attenzione della polizia per la
prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne "è molto
alta". Lo ha confermato il questore di Trieste, Pietro Ostuni, a
margine di un incontro al liceo Carducci-Dante di Trieste,
organizzato in occasione dell'8 marzo e nell'ambito della
campagna di sensibilizzazione "Questo non è amore".
Secondo i dati diffusi dalla Questura, nel 2023 in provincia
di Trieste sono state 62 le denunce per violenza sessuale
raccolte dalle forze dell'ordine, contro le 58 del 2022; 9
quelle registrate finora nel 2024. Nel 2023 i casi di atti
persecutori segnalati sono stati 84 (102 nel 2022; 26 nel 2024),
quelli di maltrattamento 157 (162 nel 2022; 35 nel 2024). Gli
ammonimenti per stalking nel 2023 sono stati 7 (1 nel 2024),
quelli per violenza domestica 29 (4 nel 2024); venti i
braccialetti elettronici applicati dopo l'introduzione del
Codice rosso rafforzato. "E' uno strumento in cui credo
particolarmente - ha spiegato il questore - che aiuta
nell'attività di prevenzione".
"Bisogna insistere sempre sulle campagne informative - ha
ribadito Ostuni - spiegare che cos'è l'amore, il rispetto, la
considerazione del proprio partner" e sulla formazione del
personale che raccoglie le denunce delle vittime. A Trieste
"registriamo un numero di violenze sessuali alto rispetto al
numero degli abitanti" e "gran parte viene consumata all'interno
dei rapporti familiari o tra conoscenti e conviventi". Si tratta
di un dato collegato anche al fatto che "si denuncia molto e
questo è un fatto positivo".
Parlando del fenomeno della prostituzione e dello
sfruttamento sessuale, il questore ha sottolineato che "in
questo momento non ci sono fenomeni evidenti" nell'area
triestina, ma "sicuramente lo sfruttamento non è debellato.
Adesso c'è meno prostituzione di strada rispetto al passato,
però dobbiamo attenzionare molto il fenomeno all'interno delle
case o a volte anche in centri estetici. Lo sfruttamento è un
tema che non sottovalutiamo e attenzioniamo".
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