Abbassamento della soglia prevista
per l'elezione del sindaco al primo turno nei comuni sopra i
15mila abitanti, che passerà dall'attuale 50% dei voti al 40%,
evitando il ballottaggio, e adeguamento al terzo mandato per i
sindaci nei piccoli comuni. Sono le principali novità
introdotte dal ddl approvato oggi all'unanimità in via
preliminare dalla giunta del Friuli Venezia Giulia.
"Mettiamo una cosa che reputo rappresenti meglio la volontà
dei cittadini, ovvero che se un candidato raggiunge il 40% vince
senza andare al ballottaggio. Questo per evitare distorsioni",
ha detto il presidente Fedriga. Il riferimento è alla
possibilità, "accaduta in passato, che un candidato che prende
più voti in termini di valore assoluto al primo turno si trovi
sconfitto al secondo da un altro candidato che che ne prende di
meno".
Se l'iter del provvedimento dovesse concludersi, ha spiegato
l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti
"la norma entrerà in vigore già nella prossima tornata
elettorale comunale, prevista per il secondo fine settimana di
giugno, in concomitanza con le elezioni europee".
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