Non passa in Consiglio regionale
del Friuli Venezia Giulia la mozione "per la difesa e, anzi, il
potenziamento dei servizi sociosanitari pubblici di prossimità"
presentata da tutte le opposizioni a seguito della
riorganizzazione dei consultori familiari a Trieste, che aveva
portato alla chiusura di due delle quattro sedi presenti in
città. La mozione era stata presentata all'inizio del mese, con
il rinvio della discussione a oggi.
Tra il pubblico in aula anche una rappresentanza del Comitato
in difesa dei consultori, mentre un altro gruppo ha attese il
risultato del voto all'esterno del palazzo. Assente l'assessore
regionale alla Salute Riccardo Riccardi, per impegni
istituzionali a Roma. Al suo posto l'assessore Pierpaolo
Roberti.
Nella lunga discussione pomeridiana, le opposizioni hanno
ribadito la contrarietà verso una manovra definita penalizzante
per i cittadini. La maggioranza invece ha nuovamente difeso la
riorganizzazione delle sedi, sottolineando come non depauperi i
servizi nel complesso. "La maggioranza deve assumersi pienamente
la pesante responsabilità della bocciatura odierna di fronte a
una cittadinanza sempre più povera di servizi sociosanitari
pubblici di prossimità", ha affermato la consigliera di Patto
per l'Autonomia Giulia Massolino.
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