Un protocollo di intesa
finalizzato al rafforzamento dei rapporti di collaborazione per
la promozione dell'internazionalizzazione delle imprese di
Italia e Serbia è stato sottoscritto oggi a Pordenone, tra la
Camera di commercio di Pordenone-Udine e la Cci della Vojvodina,
regione autonoma situata nel nord della Serbia.
"Le parti si rendono disponibili a concordare lo scambio di
informazioni di tipo economico sui territori di competenza e
sulle opportunità commerciali e di business - ha spiegato il
vicepresidente della Cciaa Pordenone-Udine, Michelangelo Agrusti
- la partecipazione a eventi e missioni imprenditoriali per
favorire l'incontro tra imprese delle rispettive regioni e
naturalmente possibili forme di supporto alle imprese
nell'accesso ai mercati esteri".
"Sono convinto che ogni accordo di natura commerciale, che
poi innesca anche relazioni umane sia con la Serbia sia con la
Vojvodina in particolare, divenga elemento che avvicina al
processo di adesione all'Ue", ha concluso Agrusti.
Il presidente della Cci Bosco Vucurevic ha spiegato che
"negli ultimi vent'anni gli investimenti italiani nella nostra
regione hanno superato il miliardo di euro e una novantina di
imprese italiane insediate in Serbia ha trovato 'casa'
soprattutto in Vojvodina: mi riferisco in particolare alle
aziende del credito, al mercato assicurativo, al tessile e
all'automotive".
"In questo momento - ha detto ancora - l'Italia, per flusso
di export, è al terzo posto in Serbia e secondo in Vojvodina.
L'auspicio, con questo accordo, è che diventi, almeno nella
nostra regione, il primo; certo, la concorrenza delle imprese
tedesche è molto aggressiva poiché negli anni si sono
particolarmente radicate nel tessuto economico produttivo. Ma
sono fiducioso in una progressione dei risultati già da
quest'anno".
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