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Incontro tra ebrei, cristiani, islamici per un percorso di pace

Incontro tra ebrei, cristiani, islamici per un percorso di pace

Confronto tra le religioni di Abramo, 'capire le differenze'

UDINE, 18 gennaio 2024, 09:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le grandi religioni abramitiche, Ebraismo, Cristianesimo e Islam, si confrontano sul tema biblico "Abramo padre nella fede", e per verificare se sia possibile avviare un percorso di pace in uno scenario di conflitti e tensioni internazionali, dal Medio Oriente all'Ucraina, ad altre parti del mondo. A organizzare l'evento è stato il Servizio diocesano per l'ecumenismo, il dialogo interreligioso e le sette dell'Arcidiocesi di Udine.
    "Il patriarca Abramo è presente nelle radici di tutte le tre grandi religioni: il tema dell'incontro, quindi, lo abbiamo individuato assieme" ha spiegato il diacono Marco Soranzo, responsabile del Servizio diocesano.
    "In Abramo, che è il nostro comune antenato - ha detto suor Rosangela Lamanna, docente all' istituto di Scienze religiose "Santi Ermagora e Fortunato" - è come se ci ritrovassimo tutti nella stessa 'barca' di fratelli, e finché non ci riconosceremo come fratelli, figli dello stesso Dio - ha aggiunto - non ci può essere la pace. Dunque serve tornare alle origini e partire da ciò che ci unisce, come Abramo".
    "E' importante capire questa comune origine - ha convenuto Eliahu Alexander Meloni, rabbino capo della comunità ebraica di Trieste e del Fvg - ma va detto che Abramo è percepito ancora diversamente dalle tre fedi, dunque bisogna confrontarsi e lavorare per capirsi l'un l'altro. Solo accettando le differenze e la sensibilità del diverso e considerarndola una ricchezza - ha concluso - possiamo essere in grado di parlare di pace".
    Secondo Fatima Tizbibt, rappresentante delle comunità islamiche di Udine e portavoce del Centro misericordia e solidarietà, "la figura di Abramo è simbolica e per l'Islam è un'icona, dove possiamo andare a trovare punti di comunione e unione che possono aiutarci a risolvere i drammi che il mondo sta vivendo, attanagliato dalla crisi di quei valori fondanti che ci portano innanzitutto a riconoscere la nostra umanità".
   
   

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