Una lettura del presente
dell'Europa, a partire da un confine e dalle vicende storiche
che l'hanno generato, è l'idea da cui nasce il progetto "Inabili
alla morte/Nezmožni umreti", ideato e diretto da Giacomo Pedini,
prodotto da Associazione Mittelfest e inserito nel programma
degli eventi ufficiali di Go!2025, Nova Gorica e Gorizia
Capitale europea della cultura 2025, a cavallo tra Slovenia e
Italia.
Il progetto, che coinvolgerà istituzioni partner dei due
Paesi e diversi artisti, tra cui gli scrittori Goran Vojnović e
Paolo Di Paolo, il compositore Cristian Carrara, l'attore
Natalino Balasso, il regista Janusz Kica, è stato illustrato a
Milano dal direttore artistico Pedini, alla presenza dei major
partner dell'iniziativa, tra i quali il vicepresidente e
assessore del Fvg alla Cultura, Mario Anzil, e il responsabile
del programma di Go!2025, Stojan Pelko. Il titolo "Inabili alla
morte", ha spiegato Pedini, si deve a Joseph Roth e a un brano
de La Cripta dei Cappuccini, il suo romanzo capolavoro da cui si
dipana l'intero progetto, commissionato a Mittelfest dalla
Regione FVG, accolto nel programma ufficiale da GO!2025 e
realizzato in coproduzione con Sng Nova Gorica. Il programma si
articolerà in tre spettacoli teatrali e nella loro trasposizione
radiofonica in italiano e sloveno, in collaborazione con Rai
Radio 3, Rai Fvg e Radio Slovenija, un documentario e una
pubblicazione letteraria.
Nei tre spettacoli si snoda la vicenda dei Trotta, famiglia
protagonista della Cripta dei Cappuccini, "che diventa caso
esemplare per esplorare le radici e gli esiti di ciò che siamo
diventati", ha detto Pedini. Il primo spettacolo, basato proprio
sulla riduzione teatrale della Cripta racconta la dissoluzione
dell'impero asburgico e le sue conseguenze. Gli altri due,
risultato di due nuove commissioni letterarie, una slovena a
Goran Vojnović e una italiana a Paolo Di Paolo, seguiranno
ancora le orme dei Trotta, immaginando come si sarebbe evoluta
nel tempo, prima all'ombra del muro di Berlino negli anni
Sessanta, poi nell'entusiasmo dei primi anni Novanta.
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