Un'area di circa 60mila metri
quadrati è stata posta sotto sequestro nella laguna friulana
nell'ambito di alcuni controlli in materia ambientale, svolti
dalla Guardia costiera dell'ufficio marittimo di Lignano
Sabbiadoro, nei confronti di un'attività di acquacoltura con
metodo biologico. Sequestrati anche circa 10.141 metri cubi di
fanghi derivanti dalle attività di dragaggio dei canali.
Dal controllo - effettuato con Arpa Fvg e Comune di Latisana
sotto il coordinamento dell'ufficio circondariale marittimo di
Grado - è emerso che negli ultimi anni la società ha svolto
attività di dragaggio dei canali senza effettuare le procedure
di caratterizzazione e di verifica della compatibilità
ambientale prevista dal Piano regionale tutela della acque.
L'area sequestrata ricade all'interno di una zona sottoposta a
vincolo paesaggistico e tutelato dalla Rete Natura 2000,
rientrante nelle più ampie zone protette come la Zona di
protezione speciale e la Zona speciale di conservazione.
L'operazione è il frutto di una complessa attività di
indagine. Risultano ancora in corso accertamenti per definire
eventuali e ulteriori danni all'ambiente che l'attività di
dragaggio dei canali, con conseguente rimodellamento degli
argini, potrebbe aver provocato all'ecosistema lagunare e
marino. Degli esiti delle indagini è stata informata la
competente autorità giudiziaria di Udine.
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