"Il prossimo anno lo
dedicheremo, insieme ad altri soggetti come Camere di commercio
e Regione Friuli Venezia Giulia, al varo di un piano decennale
per la nuova manifattura". Lo ha annunciato il presidente di
Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, nella
conferenza stampa di fine anno.
"Contiamo di farcela assieme ad altri importanti sostegni
intellettuali e industriali, anche internazionali - ha precisato
-: è nostra intenzione creare questo piano per una nuova
industria che, naturalmente, non sostituisca necessariamente
quella che c'è, ma punti ad ammodernarla, a favorire la crescita
dimensionale delle piccole e piccolissime aziende che ci sono
nel nostro territorio e che, altrimenti, non avrebbero un
futuro. Nello stesso tempo, il Friuli Venezia Giulia dovrà
essere il luogo dove elettivamente si insediano nuove aziende,
tutte nel segno della digitalizzazione e dell'Hi-tech".
"Il nostro obiettivo - ha concluso - è che si possano anche
creare le condizioni perché quelle migliaia di giovani che
abbiamo preparato nelle Università di questa regione, nelle
facoltà Stem in particolare, e negli Its possano non solo
diventare i fautori del cambiamento del nostro manifatturiero e
della nostra industria, ma diventare anche, almeno una parte di
loro, nuovi imprenditori. Su questo dobbiamo puntare: noi
abbiamo identificato questo sistema che abbiamo chiamato Alto
Adriatico, fatto di Università, Its Academy, scuole tecniche
superiori, Polo tecnologico di Pordenone, Urban center di
Trieste e Lef, la fabbrica modello di San Vito al Tagliamento.
E' una piattaforma formativa mirata alla creazione di nuove
competenze ma anche alla generazione di nuove industrie".
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