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Prefetti Fvg riuniti a Trieste, 'attenzione alta contro mafia'

Prefetti Fvg riuniti a Trieste, 'attenzione alta contro mafia'

'Vocazione commerciale e turistica può attrarre affari illeciti'

TRIESTE, 14 dicembre 2023, 18:21

Redazione ANSA

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"Resta alta" l'attenzione delle Prefetture del Friuli Venezia Giulia per cogliere i segnali e prevenire i tentativi di penetrazione nelle attività imprenditoriali "in una regione come il Fvg, a vocazione commerciale e industriale e turistica, che attrae investimenti pubblici e che, anche per la presenza delle realtà portuali di Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro, può apparire area di interesse per l'espansione degli affari illeciti delle organizzazioni mafiose". E' quanto emerso nel corso della Conferenza regionale delle Autorità di pubblica sicurezza, tenutasi in prefettura a Trieste e a cui hanno partecipato, tra gli altri, i prefetti dei quattro capoluoghi Pietro Signoriello (Trieste), Domenico Lione (Udine), Raffaele Ricciardi (Gorizia) e Natalino Manno (Pordenone).
    Rispetto alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto sociale ed economico del Fvg - spiega una nota - "l'analisi ha permesso di confermare l'assenza sul territorio di organizzazioni criminali strutturate di stampo mafioso o la presenza di gruppi che tentano di imporsi con le forme intimidatorie proprie di soggetti che intendono mostrarsi legati da vincoli associativi criminali". Ma l'attenzione, è stato ribadito, "resta alta". Le Prefetture, per la particolare attenzione che viene riservata agli appalti e alle opere di lavori pubblici finanziate con i fondi del Pnrr, hanno implementato, anche in applicazione di specifiche direttive ministeriali, l'azione di monitoraggio a scopo preventivo di quelle attività sensibili che spesso si ricollegano alla commissione dei cosiddetti reati spia, come ad esempio l'attività illecita di smaltimento rifiuti, l'imposizione di manodopera o il riciclaggio.
    Durante i lavori, conclude la nota, si è deciso di dar corso a un coordinamento regionale dei quattro Gruppi interforze antimafia delle Prefetture della regione per "rendere omogeneo il monitoraggio della predetta fenomenologia criminale e per la condivisione del patrimonio informativo".
   

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