"Nessun territorio può
considerarsi al sicuro e chiamarsi fuori dal pericolo delle
infiltrazioni di stampo mafioso, neppure nel Nordest delle
piccole e medie imprese. In questi anni è emersa la capacità
delle organizzazioni criminali di mimetizzarsi all'interno del
tessuto economico, approfittando in particolare delle situazioni
di crisi come l'emergenza Covid, per prestare aiuto alle realtà
produttive in difficoltà e finire per fagocitarle". Così si è
espresso il Presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin al
convegno "Caporalato: rischio connessioni criminalità
organizzate e immigrazione clandestina" organizzato
dall'Osservatorio antimafia del Friuli Venezia Giulia, nel
palazzo del Consiglio regionale.
Bordin è intervenuto anche sul caporalato, spiegando che "i
rapporti sulle cosiddette agromafie segnalano il preoccupante
aumento delle pseudo-imprese, delle false cooperative o delle
srl intestate a prestanomi, organizzazioni messe in piedi
tramite l'intermediazione illecita di manodopera".
Bordin ha poi rimarcato il valore dell' Osservatorio e del
ruolo svolto: consente di poter contare "su uno strumento di
indagine e riflessione sul fenomeno della criminalità
organizzata".
Enrico Sbriglia, presidente dell' Osservatorio, ha auspicato
che grazie alla rete di soggetti coinvolti oggi nel convegno, e
al momento di approfondimento in aula, si possano ulteriormente
sia prevenire che contrastare i fenomeni criminali, "ricordando
- ha detto - che le ricchezze illecite non dispongono di uno
status univoco di cittadinanza ma sono sempre, per loro
intrinseca natura e per sfuggire a ogni tipo di controllo,
mobili, volatili e apolidi".
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