Negli anni della maggiore
diffusione delle fake news, quando, in aggiunta, la tecnologia
consente di alterare parole, immagini, video, la Scuola di
filosofia di Trieste ha scelto come tema per l'XI edizione "Quel
poco di verità". Tema che sarà trattato attraverso i tre
Cantieri e i tre Laboratori che sono l'ossatura della Scuola
stessa, organizzata dal Laboratorio di filosofia contemporanea.
Il programma 2024 è presentato da Pier Aldo Rovatti, Mario
Colucci, Raoul Kirchmayr, Sergia Adamo, Deborah Borca e
Alessandro Di Grazia e si articola da gennaio a maggio (sabato
pomeriggio e domenica mattina a settimane alterne per
complessive 72 ore di interventi a partire dal 13 gennaio), con
anche invitati esterni.
I tre Cantieri (filosofico, filosofico-psicoanalitico e
filosofico-politico) saranno dedicati ad "Abitare la verità",
"Quale verità?" e "Indizi di verità", ciascuno collegato con un
laboratorio di discussione collettiva. Ma cosa significa "Quel
poco di verità"? Crediamo di solito che "la verità sia la nostra
casa, ma qui la parola 'abitare' è importante per percepire la
difficoltà che l'idea e l'esperienza della verità portano con
se. Vorremmo una verità assoluta, tutta dalla nostra parte. E se
questa esigenza di possedere la verità fosse proprio la malattia
da cui dovremmo guarire?", si chiedono gli organizzatori.
Tuttavia, osserva il filosofo Pier Aldo Rovatti, tra gli
organizzatori e i relatori, "rinunciare alla verità non è
possibile" però "siamo assaliti da una richiesta di verità che è
anche quella da cui difendersi".
"Non si tratta di contestare la realtà - puntualizza Mario
Colucci, psicoanalista e psichiatra - ma di chiedersi come viene
presentata e quale residuo di soggettività sia rintracciabile
nel dispositivo dell' osservazione. Forse la psicoanalisi o la
letteratura possono aiutarci a venire fuori da questa egemonia
scientista, fondata sul modello di un'evidenza che pretende di
aver sempre ragione".
Nel programma di quest'anno sono previste anche due tavole
rotonde su Gianni Vattimo e Franco Basaglia con un focus alla
critica al patriarcato e al pensiero di bell hooks.
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