Nella prima metà del 2023 in
Friuli Venezia Giulia è proseguito il rallentamento della
crescita economica, avviatosi nel 2022; l'indicatore trimestrale
dell'economia regionale, elaborato dalla Banca d'Italia, è
salito dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente, in linea con l'andamento del Pil italiano (+1,1% nel
primo semestre nella media italiana). E' quanto emerge
dall'aggiornamento congiunturale sull'economia del Fvg,
presentato oggi nella sede di Trieste dalla Banca d'Italia.
La crescita in regione, osserva Bankitalia, si è concentrata
nel primo trimestre per poi annullarsi nel secondo; i servizi e
le costruzioni hanno continuato a fornire un contributo positivo
a cui si è contrapposto l'andamento negativo dell'industria in
senso stretto.
Secondo l'indagine congiunturale, la produzione industriale
si è contratta del 6,8% a prezzi costanti rispetto al primo
semestre 2022 e le vendite sono diminuite sempre in termini
reali del 4,2%, in misura più accentuata nel mercato interno
rispetto a quello estero. L'andamento negativo è stato guidato
dal comparto del legno e arredo e dalla metallurgia,
parzialmente compensato dalla crescita della meccanica. Gli
investimenti hanno ristagnato, frenati anche dall'aumento del
costo del credito. Le attese di breve termine formulate dalle
imprese industriali all'inizio dell'autunno prefigurano una
sostanziale stabilità dell'attività economica; i piani di
investimento per il 2024 restano improntati alla cautela.
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