La diffusione della "canzone dei
martiri palestinesi" e la richiesta di osservare un minuto di
silenzio per commemorarli, sventolando alte verso il cielo le
bandiere della Palestina, ha accolto l'arrivo del corteo contro
"il genocidio nella striscia di Gaza" a piazza Ponterosso a
Trieste. Ne è seguito un lungo applauso e ancora la richiesta di
una "Palestina libera".
Circa mille persone, secondo la stima della Questura, circa
duemila, la cifra resa nota dagli organizzatori, hanno sfilato
lungo le vie del centro per chiedere lo stop dei bombardamenti.
Diversi i cartelli e gli striscioni esposti, varie le età dei
partecipanti, da giovani ad anziani. "Basta sangue a Gaza",
hanno chiesto. La protesta è stata accompagnata da fumogeni e
cori.
Il corteo era partito da piazza Libertà, scortato dalla
polizia in tenuta antisommossa; in testa erano esposte le
immagini della guerra e delle conseguenze delle violenze sulle
persone.
L'iniziativa è stata promossa da Odv Salaam Ragazzi
dell'olivo con l'adesione, spiegano gli organizzatori, di una
trentina di altre realtà, tra cui la comunità islamica di
Trieste, Si Cobas, Usb, Arci, collettivi studenteschi come Link,
coordinamento No Green pass. Diversi i migranti tra i
partecipanti. "Siamo qui per manifestare contro il genocidio
nella striscia di Gaza - ha chiarito lo speaker prima di dare il
via al corteo - e per bloccare le cause del genocidio, la
pressione coloniale dei paesi Ue e degli Usa e il loro burattino
che è lo Stato di Israele. E' una manifestazione laica,
democratica e antifascista. Tutti vogliamo una pace e una
convivenza tra i popoli. Non siamo contro le persone, non siamo
contro i popoli e non siamo antisemiti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA