(ANSA) - TRIESTE, 05 GIU - "Noi siamo per la cultura
dell'essere e non dell'apparire, non abbiamo la sindrome del
pavone". Così il Colonnello Mauro Carrozzo, comandante dei
Carabinieri di Trieste, ha sintetizzato lo spirito dell'Arma
durante il discorso tenuto questa mattina sotto la pioggia in
occasione del 209/o anniversario della fondazione dell'Arma.
In piazza Sant'Antonio Nuovo, il Comandante Carrozzo ha
parlato di una "azione sinergica compiuta con le altre forze
dell'ordine" sotto la "guida illuminante" del Prefetto, Pietro
Signoriello. Carrozzo ha avuto parole di elogio anche per il
Questore, Pietro Ostuni, e per l'attività della Procura, guidata
da Antonio De Nicolo. Ciò che occorre è "garantire costantemente
una tensione operativa".
Infine, sottolineando che "ai giovani vogliamo lasciare un
mondo migliore", il Comandante ha ricordato la figura di Salvo
d'Aquisto, nell'80/o anniversario del suo sacrificio, avvenuto
il 23 settembre 1943, e ha espresso "vicinanza alle popolazioni
dell'Emilia Romagna". Per poi concludere con "Viva l'Arma dei
carabinieri e viva l'Italia".
La cerimonia si è conclusa dopo il conferimento di
riconoscimenti ai carabinieri distintisi sul lavoro.
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