La Tac effettuata sul corpo della
donna trovato nei giorni scorsi in un boschetto di Trieste
nell'ambito delle indagini sulla scomparsa di Liliana Resinovic
non ha risolto l'enigma dell'identità del cadavere, né
soprattutto ha individuato le cause della morte. Lo ha reso noto
il Procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo in un
comunicato precisando che l'esame è stato compiuto sabato
scorso, come annunciato.
Trova conferma, invece, il fatto che ci sia una "elevata
probabilità" che si tratti della donna scomparsa ma, come per le
cause del decesso, occorrerà attendere il risultato
dell'autopsia, che verrà eseguita domani.
La Procura ha anche fatto sapere che nell'ambito delle
investigazioni, condotte dalla Squadra mobile di Trieste e
coordinate dalla pm Maddalena Chergia, oggi la polizia
scientifica esaminerà tutti gli oggetti che sono stati rinvenuti
sul corpo della donna. Gli investigatori auspicano che da questo
esame possano emergere elementi utili per la comprensione di
quanto accaduto.
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