Incrementare la competitività del
porto di Trieste, valorizzando le potenzialità dei Punti Franchi
e relativi benefici doganali, "che insieme a posizione
geografica, infrastrutturazione ferroviaria di respiro europeo e
profondità dei fondali, ne fanno un gateway in grado di
competere a livello internazionale". E' l'obiettivo del
protocollo d'intesa siglato da Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli (Adm) e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Orientale.
L'accordo prevede l'istituzione di un tavolo tecnico
finalizzato a incrementare "implementazione della
digitalizzazione delle operazioni doganali, sviluppo delle
potenzialità dello smart terminal - sdoganamento in mare,
realizzazione di interconnessioni informatiche tra Punti
Franchi". E ancora "realizzazione di progetti per far dialogare
piattaforme logistiche come corridoi doganali, anche tra Stati
membri e la partecipazione a progetti internazionali di
interesse comune".
La collaborazione con l'Adm, ha detto il presidente
dell'Authority, Zeno D'Agostino, "si focalizza su temi
strategici e operativi": "sviluppo e valorizzazione dei punti
franchi, perno del nostro sistema portuale, e introduzione di
progetti di sviluppo anche all'estero con l'obiettivo di essere
sempre più competitivi e innovativi".
"Includere Trieste - ha osservato il direttore generale Adm,
Marcello Minenna - all'interno di questo ambito di coordinamento
è un passaggio importante per quel processo di digitalizzazione,
modernizzazione, coordinamento per fare delle nostre autorità
portuali e porti le componenti di un unico sistema Italia per
realizzare il grande progetto delle autostrade del mare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA