(di Francesco De Filippo)
Ha dovuto attendere fino allo
scoccare dei 107 anni di età Boris Pahor per placare l'indomita
vis polemica e poter descrivere "una sorta di lega di amicizia"
che finalmente contraddistingue le relazioni tra Italia e
Slovenia. Il Grande Vecchio questo 26 agosto può celebrare in
modo più appagato il genetliaco. Lo esplicita in una
dichiarazione distensiva, se non entusiasta: "E' un compleanno
diversissimo", confessa all'ANSA. Perché? "Soprattutto per la
relazione italo-slovena che si è creata".
Il Presidente Mattarella "mi ha dato un grande premio:
all'Europa si dica che l'Italia è capace anche di grandi azioni
importanti. Con la restituzione del Narodni dom l'Italia ha dato
una dimostrazione di ampiezza di vedute. Io ricevo questo grande
premio e lo offro alle vittime di tutte le dittature. Nessuno se
lo aspettava. E' stata una gran bella azione", sostiene,
ribadendo quanto già detto il 13 luglio scorso al Capo dello
Stato italiano e a quello sloveno Borut Pahor, in una storica
giornata, il centenario dell'incendio della Casa degli sloveni
di Trieste, il Narodni dom, e la sua restituzione alla comunità
slovena locale. Pahor, c'era, oggi è l'unico testimone vivente.
"Avevo 7 anni quando vidi bruciare il Narodni dom, per mano dei
fascisti".
Soddisfatto, lucido, vispo, sempre contro: contro la Jugoslavia
comunista che perseguitava gli slavi bianchi cattolici, contro
l'Italia che non ha fatto chiarezza sui crimini fascisti in
Slovenia e poi ovviamente contro nazismo, fascismo e comunismo.
Ma tant'è, la mano di Mattarella che stringe quella del suo
omologo Pahor davanti alla foiba di Basovizza e poi davanti al
cippo dove 4 sloveni furono trucidati, relegano i disaccordi in
echi del passato.
"Il 26 sarò a casa", a Contovello, sul Carso triestino,
"verranno i tre amici sloveni che nel Tivoli Park di Lubiana,
hanno messo una mia statua. Sono contento, è vicina a quella del
mio amico Edvard Kocbek" (1904-1981), poeta, personalità di
spicco dell'ala cattolico-sociale slovena. Pahor scrisse su di
lui la tesi universitaria (pubblicata in Italia due anni fa) e
tradusse in italiano le sue poesie.
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