Giosuè Ruotolo "era presente nel
parcheggio al momento dell'omicidio" della coppia di fidanzati
Teresa Costanza e Trifone Ragone, uccisi a colpi di pistola la
sera del 17 marzo 2015. Lo scrivono i giudici della Corte
d'Assise del tribunale di Udine nelle 260 pagine di motivazione
della sentenza con cui hanno condannato all'ergastolo con due
anni di isolamento diurno il giovane di 28 anni, ritenendolo
colpevole del duplice omicidio dell'ex coinquilino, il militare
di Adelfia (Bari) e della sua fidanzata. "Ogni diversa
ricostruzione del tempo in cui Ruotolo si sarebbe mosso dal
parcheggio, proposta dalla difesa - si legge in sentenza -
prevede velocità della vettura illogiche di per sé e incoerenti
con dati di fatto inequivoci". La presenza dell'unico imputato
sul luogo del delitto è uno degli indizi emersi considerati dai
giudici e che "per la loro gravità, univocità e concordanza,
consentono di attribuire - si legge ancora -, al di là di ogni
ragionevole dubbio a Giosuè Ruotolo l'azione omicidiaria".
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