Danimarca-Inghiterra termina 1-1 per il gruppo C di cui fanno parte anche Slovenia e Serbia
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LA PARTITA
Una scialba Inghilterra segna il passo contro la coriacea Danimarca e rimanda all'epilogo con la Slovenia la qualificazione agli ottavi del girone C del quale e' pero' saldamente in testa. Un gol di rapina di Kane, su errore del bolognese Kristiansen, sembra il prologo di una passeggiata, ma la fiondata da lontano dell'ex leccese Hjulmand, omonimo del ct, riporta in equilibrio un match in cui i favoriti stentano sempre fidando troppo negli acuti dei suoi strapagati solisti. Bellingham prova a inventare e rifinire ma il muro danese a centrocampo rende vani gli sforzi del possibile, prossimo pallone d'oro. Manca la freschezza, non emerge il cambio di passo che si attendeva dopo la vittoria senza gloria con la Serbia. Foden colpisce un palo, Bukayo Saka prova a intontire gli avversari coi suoi dribbling, ma la diga danese regge senza affanni. Southgate cambia tutte e tre i suoi attaccanti, ma neanche i sostituti trovano sbocchi. E alla fine questa spenta Inghilterra rischia perfino di farsi infilare da una concentrata Danimarca, che si difende bene con Christiansen e Andersen, esce a testa alta dalle sfide a centrocampo con Hjulmand e Hojbjerg, riceve linfa dalla qualita' di Eriksen. E' anche una sfida regale quella di Francoforte per la presenza in tribuna del re Frederico X e del principe del Galles William.
Si fronteggiano tanti avversari abituali: giocano in Premier nove titolari inglesi e cinque danesi. Inizio al rallentatore dei bianchi che lasciano l'iniziativa agli avversari, ma al 18' lo sbadato Viktor Kriastiansen, in prestito al Bologna, si fa beffare dal veterano Walker, si crea confusione in difesa che viene sfruttata da Harry Kane, che infila beffardamente Schmeichel. Troppa grazia per l'Inghilterra, che gioca compassata col lavoro anonimo a centrocampo di Rice e Alexander-Arnold. Saka sembra piu' ispirato di Foden mentre Bellingham delizia il pubblico con qualche apertura ispirata, che non va a buon fine. Piu' convincente la Danimarca, con le sponde di Eriksen e gli spunti di Hojlund, ma per raddrizzare la gara ci vuole una bordata estemporanea del 30 metri, tesa e angolata, di Hjulmand, un altro ex frequentatore della serie A, passato dal Lecce allo scudetto portoghese con lo Sporting. Una perla rara per il centrocampista, al suo primo gol in nazionale. Nella ripresa l'Inghilterra prova a scuotersi dal torpore. Lampo di Foden all'11' con conclusione che di stampa sul palo, ma il gioco corale lascia a desiderare per cui il ct Southgate usa le maniere forti: fuori tutto l'attacco (Saka, Kane e Foden) con gli innesti di Bowen, Watkins e Eze. Ma neanche questa mossa sortisce effetto e alla fine Bah e Hojbjerg hanno la possibilita' di catturare i tre punti, ma finisce in pari e si decidera' tutto nell'ultimo turno.
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