Diventa un podcast il cold case di
Vilfrido Luciano Branchi, per tutti Willy, il 18enne assassinato
lungo l'argine del Po a Goro, nel basso ferrarese, 36 anni fa.
Si intitola 'Willy Branchi, l'ultima verità': oggi, martedì 28
maggio, la prima delle otto puntate in uscita ogni martedì - di
Qn-Resto del Carlino,
L'autore del podcast, interamente scritto e narrato, è il
giornalista del Resto Carlino Nicola Bianchi (supervisione del
vicedirettore Valerio Baroncini, regia e montaggio di Marco
Santangelo). Un excursus che parte proprio dal ritrovamento del
corpo, all'alba del 30 settembre 1988, a due passi dal fiume Po
e arriva fino alle ultime svolte investigative, con l'occhio di
Procura e carabinieri del Nucleo investigativo di Ferrara
puntato verso un sessantenne del Veneto. Pluripregiudicato
(anche una condanna per il tentato omicidio del padre nel 1992),
tossicodipendente e, come scrive il Resto del Carlino, con
vecchi problemi psichiatrici.
Una vicenda nera, quella di Willy, fatta di bugie, omertà e
silenzi per coprire l'assassinio, che vede oggi tre persone
iscritte per omicidio in concorso e altre otto per falsa
testimonianza.
Nel podcast si parla a lungo anche della figura di Valeriano
Forzati, l'ultima persona che venne vista assieme a Willy la
notte tra il 29 e 30 settembre 1988, e unica fino a oggi ad
essere finita a processo per omicidio, poi completamente
prosciolta. Nelle otto puntate ci sono tante interviste
esclusive, e che aprono scenari legati al mondo della droga e
della pedofilia. Tra queste quelle di parenti e amici del
ragazzo, di pluripregiudicati, avvocati, giornalisti, medici
legali, forze dell'ordine e molti altri. Il podcast si potrà
ascoltare sui siti di Qn e Resto del Carlino, o trovare nelle
principali piattaforme, da Spotify a Google.
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