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Operaia morì nella fustellatrice, chiesta condanna di due anni

Operaia morì nella fustellatrice, chiesta condanna di due anni

In tribunale a Modena il processo per la morte di Laila El Harim

MODENA, 23 aprile 2024, 18:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una condanna a tre anni, ridotta a due in virtù del risarcimento riconosciuto ai parenti della vittima. Questa la pena richiesta oggi in tribunale a Modena dai pubblici ministeri Giuseppe Amara e Claudia Natalini nei confronti del 32enne Jacopo Setti, delegato alla sicurezza dell'azienda di packaging 'Bombonette' di Camposanto, nel Modenese, all'interno della quale perse la vita l'operaia 40enne Laila El Harim, nell'agosto del 2021, a seguito di un incidente sul lavoro: la donna rimase schiacciata da un fustellatrice.
    L'accusa ha chiesto anche 117mila euro di sanzione pecuniaria all'azienda stessa, in quanto soggetto giuridico.
    Il processo in corso a Modena ipotizza l'omicidio colposo aggravato dal mancato rispetto della normativa sulla sicurezza ed inizialmente vedeva iscritto nel registro degli indagati anche Fiano Setti, l'86enne fondatore e legale rappresentante della ditta modenese, che nel frattempo è però morto. Elemento chiave nel procedimento le modifiche che sarebbero state fatte al macchinario per renderlo più veloce e che potrebbero avere avuto un peso specifico nella morte della giovane mamma. La sentenza di primo grado dovrebbe arrivare a luglio.
   

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