Versava in condizioni precarie, ancorato al muro e attraversato da numerose fessurazioni presso un'ala del Palazzo del Merenda, invisibile agli occhi dei forlivesi e di chiunque ne volesse apprezzare il valore e la qualità estetica. È il gesso di Antonio Canova dedicato alla memoria del Cavaliere Ottavio Trento, esposto al pubblico per la prima volta in occasione del tredicesimo appuntamento di "Un'Opera al Mese", la rassegna pensata per far conoscere al grande pubblico i capolavori del patrimonio storico-artistico forlivese. A darne notizia è il sindaco Gian Luca Zattini.
"Da oggi possiamo dire che Forlì custodisce tre opere del Canova: la famosissima Ebe, la stele funeraria dedicata alla memoria di Domenico Manzoni presso la chiesa della Santissima Trinità e l'unico gesso che si conosca della Stele funeraria di Ottavio Trento scolpita in marmo dal genio di Possagno tra 1813 e 1815 per l'ex monastero benedettino di San Pietro a Vicenza, dove il monumento fu allestito e solennemente inaugurato nel 1816". "L'intervento di restauro, finanziato dal Comune di Forlì con la compartecipazione della regione Emilia-Romagna per un importo complessivo di 22.400 euro - prosegue il sindaco - è stato affidato a gennaio 2023 al massimo esperto di gessi canoviani Augusto Giuffredi. L'opera è stata trasportata nel suo laboratorio di Montecchio Emilia, dove è stata sottoposta a un meticoloso lavoro di restauro in grado di fermarne i processi di degrado in corso e di recuperarne l'antica bellezza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA