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Omicidio Alessandra: chat dell'ex con la madre 'per manipolare'

Omicidio Alessandra: chat dell'ex con la madre 'per manipolare'

Agli atti la 'triangolazione' con l'indagato e la vittima

BOLOGNA, 30 marzo 2023, 11:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'ossessione vissuta da Giovanni Padovani per Alessandra Matteuzzi emerge anche dal rapporto con la madre e dai messaggi scambiati tra i due nei mesi precedenti il delitto: l'argomento principale, se non l'unico, era la relazione con l'ex fidanzata che poi il 27enne ha ucciso il 23 agosto, aspettandola sotto casa in via dell'Arcoveggio a Bologna e poi picchiandola a morte a colpi di martello e panchina. Il rapporto tra l'indagato, la madre e la vittima è definita "una sorta di triangolazione" dalla squadra mobile che ha svolto le indagini. Padovani, sottolineano gli investigatori, sembrava aver instaurato una specie di complicità per sfruttare a proprio favore il rapporto confidenziale tra la madre e la fidanzata, "per cercare di manipolare e quindi controllare le dinamiche della relazione".
    Quasi quotidianamente chiedeva conto alla madre dei messaggi tra lei e Matteuzzi, facendosene girare copia e preconfezionando testi da inviare ad Alessandra. Da "questa sorta di triangolazione" evidenzia la mobile negli atti di indagine "emerge in maniera chiara l'ossessione per i presunti tradimenti", "il disprezzo per la Matteuzzi" e l'atteggiamento vendicativo. La madre alterna momenti in cui sembra credere al figlio, mostrando a sua volta risentimento per Alessandra, ad altri in cui manifesta a Giovanni i suoi dubbi, salvo poi assecondare di nuovo i suoi pensieri. Sempre dall'indagine emerge come la madre sia stata a conoscenza dei comportamenti del figlio, del fatto che questi avesse sottratto le password della donna, le continue chiamate, l'essersi arrampicato sul balcone e di avere mostrato eccessi d'ira. In uno scambio via chat, lei si mostra preoccupata per lo stato psicologico del giovane e per eventuali denunce. Un mese prima dell'omicidio, in una conversazione con la vittima, tende a difendere il figlio, mantenendo un atteggiamento protettivo. Il 3 maggio prenderà il via il processo davanti alla Corte di assise.
   

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