Ha ricevuto l'omologa da parte del tribunale di Bologna la proposta di concordato fallimentare per l'acquisizione di tutti gli assets di Bio-On presentata dal gruppo Maip. La proposta è stata avanzata dalla società Haruki SpA, controllata al 75% da Maip Compounding Srl e al 25% da Plastotecnica Srl (entrambe appartenenti al Gruppo Maip) e appositamente costituita per l'acquisizione dell'azienda bolognese di bioplastiche arrivata a valere un miliardo in Borsa e poi fallita nel dicembre 2019.
A seguito del provvedimento, spiega una nota, nei tempi tecnici necessari si procederà all'acquisizione definitiva dell'azienda. Haruki SpA verrà dotata di un patrimonio iniziale di circa 20 milioni per garantire l'esecuzione della proposta concordataria e per iniziare il percorso di recupero, messa a punto e ripartenza dell'azienda di Castel San Pietro.
Il piano quinquennale proposto dal Gruppo è stato studiato per avviare in tempi brevi l'innovativa tecnologia di produzione del rivoluzionario prodotto Pha da scarti agricoli o sottoprodotti agro-industriali (come canna da zucchero, barbabietola, glicerolo da biodiesel), sviluppata da Bio-on dal 2008 al 2019 ed ancora oggi all'avanguardia mondiale. "Il nostro obiettivo è di offrire al mercato un eccellente portafoglio di materiali unici ed innovativi con pochi eguali a livello mondiale che conterà oltre 500 formulazioni a base di poliidrossialcanoati (PHA), in polvere e in granuli", commenta Eligio Martini, presidente Maip.
A Bologna è in corso il processo ai vertici della società, nove imputati a giudizio dopo le indagini innescate da un attacco del fondo Usa Quintessential.
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