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Maxi sequestro di capi contraffatti in opificio del Reggiano

Maxi sequestro di capi contraffatti in opificio del Reggiano

Blitz della Gdf a Novellara: falsificavano brand di lusso

REGGIO EMILIA, 12 gennaio 2023, 13:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un opificio dedito a capi d'abbigliamento di marche di lusso contraffatte è stato scoperto a Novellara, nella Bassa Reggiana. Il blitz è stato messo a segno dalle fiamme gialle di finanza di Reggio Emilia che assieme ai colleghi delle tenenze di Guastalla e Correggio, che hanno posto sotto sequestro i locali - dove sono stati trovati cinque lavoratori in nero, tutti di origine cinese - oltre a 10.000 prodotti (maglie, felpe e vestiti di ogni genere riportanti brand falsi di note case di moda) i macchinari tessili di produzione e un furgone col quale veniva trasportata la merce.
    Beni riconducibili al titolare di una ditta individuale, anch'egli cinese, denunciato per contraffazione e sanzionato per la manodopera irregolare oltre che per le precarie condizioni igieniche e di sicurezza riscontrate nell'edificio. La perquisizione è stata poi estesa nell'abitazione, sempre a Novellara, dov'è domiciliato l'uomo, gravato da pesanti precedenti penali (associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, sfruttamento della prostituzione, sproporzione tra dichiarazione dei redditi e ingenti disponibilità di contanti, auto di lusso, oggetti di valore in casa come alcune casse di vino pregiate del valore di 30.000 euro) e qui sono stati trovati oltre 200.000 euro in contanti, nascosti in alcuni sacchi tra le intercapedini della soffitta dell'appartamento.
    L'inchiesta - coordinata dalla Procura di Reggio Emilia - è scaturita dai controlli straordinari nella zona della stazione storica di Reggio Emilia, disposti dal prefetto Iolanda Rolli e dal questore Giuseppe Ferrari, svolti congiuntamente dagli uomini di questura, guardia di finanza, carabinieri, polizia e municipale che avevano controllato l'abitazione di un cittadino cinese, denunciato per riciclaggio, abusiva attività finanziaria, omessa dichiarazione dei redditi e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento, dopo aver rinvenuto qualche migliaio di euro in contanti. Le fiamme gialle sono così risalite all'origine del flusso di denaro, scovando l'opificio.
   
   

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