Prossima a festeggiare, nel 2023,
i quarant'anni di attività, l'Accademia Bizantina torna
all'Auditorium Manzoni di Bologna nella serata del 12 dicembre
per la stagione concertistica di Musica Insieme. Il gruppo
cameristico ravennate, diretto dal 1996 da Ottavio Dantone e fin
dalla nascita impegnato a ricreare le sonorità degli antichi
strumenti e a incarnare l'autenticità dei compositori barocchi,
porta a sotto le Due Torri un programma dal titolo "L'Orfeo del
violino", che contrappone anche fonicamente un piccolo gruppo di
solisti a un "tutti" orchestrale.
Di Arcangelo Corelli, noto anche come "il nuovo Orfeo", con
un esplicito rimando al cantore solitario della mitologia
ellenica, il primo brano della locandina, il Concerto grosso N.
4 a cui seguiranno l'allievo Francesco Geminiani e Georg
Friedrich Händel, con l'esecuzione alternata di due concerti
grossi per ciascuno dei tre compositori. Di Corelli verrà
proposto anche il Concerto grosso n. 6 in fa maggiore, entrambi
appartenenti a una raccolta postuma, l'opera 6, data alle stampe
solo nel 1714 e divenuta un modello di riferimento per i
successivi compositori. Di Geminiani verranno eseguiti invece il
Concerto grosso in mi minore ed il Concerto grosso in re minore,
rispettivamente i numeri 3 e 4 dell'opera 3, due brani stampo
caratterizzati da una tessitura virtuosistica. Ad intervallare
l'alternarsi tra i due percorsi italiani saranno due opere di
Händel, ovvero il Concerto grosso N. 6 in fa maggiore e il N. 7
in si bemolle maggiore. Anche in questo caso le opere subiscono
l'influenza di Corelli.
"È interessante mettere a confronto questi tre autori, -
spiega Ottavio Dantone - poiché ciò ci permette di vedere da una
parte la purezza dello stile di Corelli, padre del concerto
grosso, e dall'altra l'influenza italiana nella scrittura di
Händel, musicista tedesco che in occasione del suo viaggio in
Italia avrà modo di confrontarsi proprio con Corelli".
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