Al termine della partita, mentre
si accingeva a fare la doccia l'arbitro, una ragazza di colore,
udiva dei calciatori della società Pontolliese Gazzola urlare
"Campi di cotone, questa!" e un altro calciatore ribattere
"Campi di concentramento!". Così il comunicato ufficiale del
giudice sportivo racconta quello che è accaduto a margine di una
gara del campionato Under 15 provinciale a danno di una ragazza
di colore che aveva appena diretto la partita, poco più vecchia
dei giocatori della Pontolliese Gazzola che l'hanno apostrofata
con frasi razziste.
La società, che ha perso sul campo la partita con il San Polo
per 2-0, è stata multata di 500 euro dal giudice sportivo. Dopo
la doccia l'arbitro non trovava i dirigenti della società
Pontolliese Gazzola, ma solo l'allenatore, che rispondeva non
sapere chi fossero i responsabili. "È incontestabile - si legge
nel giudice sportivo - che le urla razziste e discriminatorie
siano pervenute dallo spogliatoio ove si stavano cambiando i
calciatori della società Pontolliese Gazzola, quindi sarà
quest'ultima ad essere responsabile del comportamento dei propri
tesserati".
Nello stesso comunicato del giudice sportivo, tra l'altro, si
riferisce di altre frasi a sfondo razzista pronunciate da un
giovane giocatore del Podenzano Under 15 che è stato invece
squalificato fino al 31 dicembre 2022. "Al 38′ del secondo
tempo, il Direttore di gara espelleva il giocatore M.G. per
doppia ammonizione. Notificata l'espulsione al calciatore,
quest'ultimo insultava l'arbitro con un'espressione scurrile.
Mentre l'arbitro annotava il provvedimento sul proprio taccuino,
il medesimo giocatore urlava all'arbitro un insulto razzista,
con specifico riferimento al colore della pelle". Un epilogo
davvero inquietante per i campionati giovanili piacentini che si
sono conclusi nello scorso weekend e che già quest'anno avevano
fatto registrare alcuni altri episodi simili con conseguenti
squalifiche.
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