Due presepi di sassi, in particolare di 'botroidi', parola che accomuna tutta una serie di forme che hanno un aspetto simile ad un grappolo: prendendo ispirazione dalle loro naturali forme antropo-zoomorfe, gli studenti della 3C dell'istituto 'Vincenzo Neri' di Pianoro ne hanno realizzato uno visibile al Museo di Arti e Mestieri della stessa cittadina alle porte di Bologna, un altro - creato dai bambini della Scuola materna 'Cipì' di Castel Maggiore - è stato allestito nella Bottega storica 'Gianni Vini' in via Venturini, nel centro storico di Bologna. I botroidi vengono colorati con gessetti, in modo da poterli lavare al termine del periodo di esposizione. Il presepe è completato con arenaria, argilla, selenite e sabbie gialle oltre a muschio, rami e foglie.
A promuovere l'idea sono gli animatori del Museo dei Botroidi, situato in Val di Zena, nel borgo medievale di Tazzola (Pianoro). All'interno di un'antica stalla in sasso Giuseppe Rivalta e Lamberto Monti, dell'associazione Parco Museale della Val di Zena, hanno ricavato uno spazio dove conservare la raccolta di botroidi di Luigi Fantini, raccolti negli anni '60 dal ricercatore bolognese e ritrovati nel 2006 nel Castello di Zena, conservati in vecchi fustini per il detersivo. Un percorso per raccontare le particolarità ambientali e geologiche del territorio della Val di Zena e del Contrafforte Pliocenico, con richiami di storia, archeologia e scienze naturalistiche: in dieci metri si attraversano circa 60 milioni di anni di storia della terra.
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