Senza pace non c'è futuro per la nostra umanità. È il messaggio unanime lanciato da leader religiosi di tutto il mondo riuniti a Bologna per "Ponti di Pace", manifestazione per il dialogo interreligioso della Comunità di Sant'Egidio, 32/ma tappa del percorso europeo dello spirito di Assisi inaugurato nel 1986 da Giovanni Paolo II. Un appello che trova la massima forza nel messaggio di Papa Francesco che ha invitato a non rassegnarsi "al demone della guerra, alla follia del terrorismo".
Fino alla grande Preghiera per la Pace" martedì 16 ottobre in piazza Maggiore, la rassegna organizzata insieme all'arcidiocesi bolognese riunisce sotto le Due Torri leader e rappresentanti religiosi da tutto il mondo, centinaia di oratori, e soprattutto migliaia di donne e uomini di fede. Nel messaggio alla Comunità di Sant'Egidio il pontefice ha sottolineato che "le religioni, se non perseguono vie di pace, smentiscono se stesse". Le religioni "non possono che costruire ponti" e le differenze tra gli uomini "non devono perciò metterci gli uni contro gli altri". Invito ribadito anche da Ahmad al-Tayyeb, grande imam di Al-Azhar, Egitto, giunto a Bologna per rimarcare che il terrorismo "non può essere l'operato di un popolo credente, ma al contrario di un gruppo 'altro' di persone facili prede di disinformazione, di lavaggio del cervello e di commercio di coscienze e anime".
In tre giorni a Bologna si cercherà di riannodare il filo di una speranza che vacilla, poiché, come ha sottolineato Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio "molte paure aleggiano nei cuori di gente in cerca di rassicurazioni, anche contrapponendosi come una tribù contro l'altra nemica". Nel suo saluto ai presenti mons. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, ha sottolineato che "il male vuole rubare le parole alle religioni", definendo il terrorismo una "bestemmia". Un invito a difendere l'Europa e il suo patrimonio di pace è arrivato dal presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani: "Dobbiamo difenderla questa realtà, che non è così scontata. Quando si riparla di sovranismi, di nazionalismi esasperati che nulla hanno a che vedere con l'amor di patria, ma servono solo a creare contrasti, allora dobbiamo difendere il nostro patrimonio", ha detto. Nell'Assemblea d'inaugurazione al palazzo dei Congressi della Fiera di Bologna hanno parlato anche il rabbino capo di Francia Haim Korsia, l'ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, che ha invitato a ritrovare una radice comune non solo negli interessi economici globali. La tragedia della guerra in Siria è stata testimoniata da Nour Essa, rifugiata siriana in Italia, giunta a Roma con la sua famiglia due anni fa insieme ad altri profughi sull'aereo con papa Francesco.
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