Giulio Lolli, l'imprenditore
bolognese noto per le truffe degli yacht, è stato accusato dalle
autorità libiche di terrorismo. Per questo l'udienza a suo
carico, davanti al Tribunale di Rimini è aggiornata e il
processo sospeso in attesa del chiarimento delle vicende nel
Paese africano.
L'imprenditore della Rimini Yacht, fallita con un buco
milionario dopo una serie di truffe ai danni di acquirenti di
imbarcazioni di lusso, è detenuto nel carcere di Tripoli da
novembre, quando fu prelevato dalla sua abitazione sotto gli
occhi della moglie, da un gruppo di milizie governative. In un
primo momento la Procura generale di Tripoli non aveva
formalizzato accuse precise; in questi giorni invece una
comunicazione agli atti nei fascicoli dei procedimenti riminesi
specifica ciò per cui sarà giudicato, probabilmente da giudici
libici: è accusato di terrorismo, cioè di aver dato supporto a
un gruppo estremista separatista detto Shura di Bengasi, in
lotta con l'autorità centrale.
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