Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gay: offende senatore, verso processo

Gay

Gay: offende senatore, verso processo

Avviso fine indagine per aver diffamato Lo Giudice e suo marito

BOLOGNA, 17 novembre 2016, 17:17

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Procura di Bologna ha chiuso l'indagine nei confronti di Pietro Melis, blogger 77enne di Cagliari accusato di aver offeso la reputazione del senatore Pd Sergio Lo Giudice e di Michele Giarratano, sposi a Oslo nel 2011 e divenuti nei giorni scorsi per la seconda volta genitori, con figli nati da maternità surrogata. L'inchiesta era partita a febbraio dalla querela di Lo Giudice e Giarratano, assistiti dagli avvocati Giulia Barbieri e Claudia Benvegnù; dopo aver chiesto e ottenuto dal Gip i sequestri delle pagine web, il Pm Morena Plazzi ha inviato a Melis un avviso di fine indagine, atto che solitamente precede la richiesta di giudizio. Al blogger è contestata la diffamazione aggravata dall'aver commesso il fatto con mezzo di pubblicità, e la recidiva.
    Infatti, nonostante il sequestro di maggio delle pagine in cui erano stati postati i messaggi 'Sergio Lo Giudice: un criminale al senato' e 'Arrestateli', legate ad un sito di cui era amministratore, ha pubblicato un nuovo post, riprendendo il tema.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza