Eleonora Sasso
Con mille chilometri di sentieri,
in gran parte oggetto di recente manutenzione, e i centri visita
adeguatamente riorganizzati per accogliere nel rispetto delle
norme di sicurezza, riapre al pubblico il Parco Nazionale della
Majella. Da oggi fino al 2 giugno sono in programma escursioni
guidate, alcune delle quali adatte anche a bambini dai 5 anni.
"Quello della Majella è un parco per esperti, ma anche per
famiglie che vogliano fare passeggiate nella natura - dice il
presidente del Parco Lucio Zazzara - In realtà è un grande
sistema insediativo, storicamente molto sedimentato e
consolidato e per questo interessante, dove tutto si integra,
insediamento umano e natura. Molti nuclei storici sono ambienti
interessanti non solo dal punto di vista urbano e
architettonico, ma anche luoghi dove si entra in contatto con un
sistema produttivo, con un'offerta di prodotti tipici e
ricettività di vario genere. In più, il Parco, per sua natura, è
il luogo della salute". Le visite saranno su prenotazione, per
gruppi di non oltre 10 persone.
Tra i temi delle escursioni: "Memorie di pietra, ingegno, fatica
e naturale bellezza" con partenza da Pretoro, "La Valle
dell'Orfento dal sentiero delle Scalelle", "Tra camosci, cervi e
caprioli dell'area faunistica", "Tramonto tra le cascate della
valle dell'Avello", "Le fonti del Fiume Vella e le tre fonti",
"L'Orso il Re delle foreste d'Abruzzo", "Eremo di San Bartolomeo
e Valle Giumentina". Domenica 31 maggio escursione guidata sui
sentieri della cascata di San Giovanni, nella valle del torrente
Vesola, per ammirare le prime fioriture della Majella e
suggestivi scorci sul mare Adriatico. Nel pomeriggio di lunedì 1
giugno è in programma "Valle del Vella e sapori del Borgo", con
appuntamento al Centro Informazioni del Parco a Pacentro; meta
dell'escursione è la chiesa di S. Alberto, monaco casauriense.
Sempre lunedì 1 giugno tramonto da Colle Bandiera, a Fara San
Martino, un 'balcone naturale' a quota 1197 metri sulla Valle
del Fossato con un panorama che va da Cima della Stretta agli
abitati di Fara San Martino e Civitella Messer Raimondo, fino al
lago Sant'Angelo di Casoli, al mar Adriatico, alle isole Tremiti
e al Gargano; nel regno del camoscio d'Abruzzo e dell'aquila
reale.
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