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La Fondazione Berggruen riapre Palazzo Diedo a Venezia

La Fondazione Berggruen riapre Palazzo Diedo a Venezia

Il 20 aprile un nuovo spazio per l'arte contemporanea

VENEZIA, 11 marzo 2024, 14:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un nuovo spazio dedicato all'arte contemporanea, con 11 interventi originali site-specific di altrettanti artisti di fama internazionale, apre a Venezia il 20 aprile a Palazzo Diedo, antico edificio nel sestiere di Cannaregio, ristrutturato a opera della Fondazione Berggruen. La mostra, intitolata Janus, e due progetti speciali, presentati in collaborazione con The Kitchen di New York e con la Polaroid Foundation, riaprono il palazzo in concomitanza con la 60/a Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Gli interventi degli artisti sono stati concepiti in dialogo con l'architettura e le caratteristiche dell'edificio settecentesco, un tempo sede di una delle più potenti famiglie veneziane e successivamente utilizzato come scuola elementare e come tribunale. Le opere sono ispirate ai mestieri tradizionali legati a Venezia, come gli affreschi, il vetro di Murano, i tessuti e i pavimenti con il loro tipico design. La mostra prende il nome da Giano (Janus), il dio romano degli inizi, con due facce che guardano in avanti e all'indietro, a indicare l'obiettivo della mostra di unire simbolicamente la storia con la contemporaneità. Janus ospiterà in anteprima Peace Crystal: A Prayer for Peace di Mariko Mori, opera che dal 13 maggio sarà poi visibile al pubblico nei Giardini di Palazzo Corner della Ca' Granda, a San Marco. La mostra includerà un filmato delle precedenti installazioni in Giappone e Brasile, un modello e un progetto di Peace Crystal. The Kitchen porta una mostra personale di Rhea Dillon (1996), artista e scrittrice londinese, con il film Browning 2025. Polaroid Foundation inviterà gli artisti in mostra a creare un'opera originale utilizzando la camera istantanea, già usata in passato da Andy Warhol, Chuck Close, Jim Dine, Robert Mapplethorpe, Robert Rauschenberg e Sally Mann.
    John Reuter, che utilizza la Polaroid dal 1980, supporterà gli artisti nella produzione di immagini di 20 x 24 pollici (50 x 60 cm). Infine ci sarà anche un piccolo cinema che proietterà tutti i giovedì, fino a novembre, Ousss, l'ultimo film di Koo Jeong A, artista che rappresenta la Corea del Sud alla Biennale Arte di quest'anno.
   

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