Una mostra dedicata alla committenza
del cardinal Antonio Casini (1378-1439), vescovo di Siena tra il
1408 e il 1426, principe della Chiesa che fu al centro delle
vicende politiche e religiose del suo tempo. Da domani apre, nel
complesso monumentale del Duomo di Siena, la mostra sull'eredità
lasciata da colui che fu definito, da un diplomatico senese,
'l'altro papa'.
Fra le opere appartenute all'insigne umanista e teologo la
Madonna col Bambino, detta 'del Solletico', di Masaccio,
tangibile segno del legame intenso del Casini con la Vergine
Maria, prestito concesso dal direttore delle Gallerie degli
Uffizi, Eike Schmidt, alla Fabbriceria senese. All'interno del
complesso del Duomo di Siena, Casini ha lasciato un'eredità
artistica significativa come il rilievo di Jacopo della Quercia
nella Galleria delle Statue del Museo dell'Opera, la copia del
suo testamento nell'Archivio dell'Opera della Metropolitana o
l'elegante pastorale con il Battesimo della Sala del Tesoro.
"E' un approfondimento culturale all'interno del complesso e
dell'acropoli che acquisisce una valenza significativa e amplia
l'offerta di visita per un turismo di qualità in questo momento
di ripartenza", ha detto il Rettore dell'Opera della
Metropolitana, Guido Pratesi. L'esposizione, promossa dall'Opera
della Metropolitana, è ideata e organizzata da Opera Laboratori,
con la collaborazione dell'Arcidiocesi di Siena, della
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le
province di Siena, Grosseto, Arezzo, della Biblioteca comunale
degli Intronati.
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